19 giugno 2020

SPIROMETRIA IN SICUREZZA GRAZIE AI FILTRI ANTIVIRALI E ANTIBATTERICI MONOUSO CON TERMINALE ANATOMICO!

Per proteggere al massimo i nostri pazienti da contagi virali e dai batteri i boccagli monouso non bastano. L’unica certezza di protezione viene data dai filtri antibatterici e antivirali. Questa sicurezza deve essere assolutamente garantita in questo periodo di diffusione del virus Covid-19: i filtri sono gli unici strumenti che garantiscono il blocco di agenti patogeni e virali dalla turbina alla bocca del paziente. I boccagli monouso in cartone normalmente utilizzati durante le spirometrie non bastano perché non proteggono dai virus. L’unico modo per preservare i pazienti dalla possibilità di entrare in contatto con il virus è utilizzare i filtri antivirali e antibatterici.

Perché il boccaglio monouso in cartone risulta inefficace? Semplice: il primo paziente che utilizza lo spirometro con il boccaglio non avrà problemi, sarà protetto, ma a partire dal secondo questa protezione viene meno. Quando il paziente infatti espira nel boccaglio, non avendo quest’ultimo alcun sistema di filtraggio, tutti i virus e i batteri si depositano sulla turbina e sulla sua rete. Quando il secondo paziente inspirerà durante la spirometria i virus e i batteri depositati sulla turbina potranno entrare in contatto con la sua bocca e causare il contagio. I filtri antivirali e antibatterici sono stati testati e la loro membrana è in grado di filtrare il 99,99% di tutti gli agenti patogeni. Secondo le ultime ricerche sul Sars-Cov-2 è stato misurato che le dimensioni di quest’ultimo siano di 0,1-0,05 micron. Le particelle utilizzate nei test sull’efficienza antivirale dei filtri per i nostri spirometri della serie MIR sono di 0,027 micron (PHI X174). Il coronavirus risulta quindi molto più voluminoso delle particelle su cui viene testato il filtro antivirale e antibatterico che quindi garantisce senza dubbio protezione dallo stesso.

Come sappiamo in questo momento tutti gli sforzi sanitari sono volti a fermare il contagio del virus Sars-Cov-2 e quindi è nostro dovere attuare tutte le procedure necessarie a proteggere i pazienti dall’epidemia. Erge lo sta facendo davvero da tutti i punti di vista: dall'accettazione/triage fino a tutte le prove strumentali passando per l'intero percorso di visita con un notevole dispendio di risorse organizzative e materiali.